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AL GRAN BALLO RISORGIMENTALE

105,00 / unità
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Bellissima concatenazione di quadriglia, mazurka, valzer, polka e galop-marcia. Questo brano originale  vi farà rivivere l'atmosfera ed il facino delle serate di gala  di un'altro tempo, quando le dame dell'ottocento, avvolte in sontuosi  vestiti, impreziosite da girocolli luccicanti,  accennavono sorrisi compiacenti ai loro cavalieri, che con eleganza, porgevano loro la mano per iniziare le danze. 

 

 

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IN GUERRA PER LA PACE

90,00 / unità
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"In guerra per la pace": questo è stato il triste compito dei combattenti alla Prima guerra mondiale. E'  bene tenere presenti le lezioni della storia per poter far prevalere il «dialogo», cioè «le ragioni della pace». Anche Papa Francesco ha ricordato il «tragico evento» della Prima guerra mondiale con queste parole: «Auspico che non si ripetano gli sbagli del passato».

 Gli anni della Grande Guerra sono legati anche ai canti dei nostri soldati, che nelle tradotte e nelle marce di trasferimento, hanno cantato la baldanza, la spavalderia e il loro giovanile ardore patriottico.

Ma hanno altresì cantato in prima linea, nelle trincee, prima dell'assalto ed hanno cantato il terrore, lo sgomento, la morte.

In questa composizione bandistica questi canti vengono utilizzati per costruire un pensiero musicale, per far rivivere i loro sentimenti, le passioni, gli entusiasmi, le sofferenze, la tragicità degli eventi. 

 

Il testo del canto  "E Cadorna, manda a dire..." fa capire la superficialità e l'ottusità con cui venivano prese decisioni che inevitabilmente non risparmiavano la vita di molti giovani che venivano mandati all'assalto, dalle trincee contro il fuoco nemico, incontro alla morte.

 Tutto questo mi ha suggerito l'utilizzo di un materiale tematico inteso a collegare i vari motivi cantati dai nostri soldati.

L'iniziale motivo originale descrive l'entrata in guerra dell'Italia ed al cessare di tutte le azioni belliche viene festosamente ripreso per celebrare la vittoria. 

 

Una vittoria che porta alla sospirata pace che  purtroppo è costata migliaia di vittime. 

I nostri combattenti e i caduti per la Patria sono ricordati nei vari passaggi musicali che descrivono lo svolgersi delle azioni militari e che sono tratteggiati dai motivi tratti dalla "Leggenda del Piave" e dalla "Canzone del Grappa".

 Ai nostri valorosi soldati è dedicata la parte centrale, dove vengono elaborati i seguenti canti di trincea:

 Dove sei stato, mio bell'alpino?

Aprite le porte...

La tradotta

Monte Canino

Sul cappello che noi portiamo

Il silenzio sull'Ortigara

Ta-pum

Il capitan della compagnia

 Sono passaggi tematici strumentati in modo particolare, che desiderano esprimere lo stato d'animo di chi ha combattuto per un ideale di pace e di libertà, di chi ha vissuto questa tragedia, con le passioni, i ricordi, la tristezza, la nostalgia, il coraggio e la paura di chi è stato "In guerra per la pace".

 Una proposta musicale per custodire la memoria dei combattenti e dei caduti della Prima guerra mondiale, per non dimenticare gli errori e gli orrori. 

 Volutamente ho accompagnato lo svolgimento musicale con delle immagini significative da sincronizzare durante l'esecuzione bandistica, che verranno distribuite dall'editore insieme alla partitura e alle parti strumentali.

Cento anni fa la Grande Guerra con le immagini e con la musica, per ricordare i temi fondamentali dell'esistenza umana: l'Amore e la Morte.

 Carlo Pirola

 

 

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TAYSHA

98,00 / unità
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Il Corpo Bandistico "Città di Rapallo" è nato nel 1845, sotto il nome di "Compagnia
Filarmonica Città di Rapallo" ed è una delle più antiche associazioni musicali della Liguria.
L'autore ha voluto cogliere la coincidenza tra lo stesso anno di nascita della banda con quella
dell'annessione agli Stati Uniti d'America dello Stato del Texas, divenendone così il 28°. Visto il
significato dell'antico nome del Texas "Tàysha" che nella lingua degli indiani Hasinai significa
"amici" o "alleati", ha voluto fare un omaggio musicale alla banda componendo un brano
originale dedicato al 170° di fondazione del gruppo.
Cercando quindi di ispirarsi alla forza che un "nuovo" Stato come quello del Texas ha saputo
dare con il suo apporto a tutti gli States ed al significato intrinseco del suo nome, caratteristiche
entrambe ben adattabili al mondo bandistico italiano dove arte, cultura, amicizia ed impegno
sono le prerogative necessarie per poter continuare a far musica insieme.
Il brano presenta una prima parte introduttiva di carattere allegro e ritmato, dove tutto l'organico
è impegnato da ritmi freschi ed incalzanti. Segue una seconda parte centrale più romantica,
all'interno della quale un tema delicato si svolge partendo da un solista fino ad arrivare a tutte le
sezioni. Infine la terza ed ultima parte vede il ritorno del ritmo e dei temi brillanti per concludere
gioiosamente.
 
Cercando quindi di ispirarsi alla forza che un "nuovo" Stato come quello del Texas ha saputo
dare con il suo apporto a tutti gli States ed al significato intrinseco del suo nome, caratteristiche
entrambe ben adattabili al mondo bandistico italiano dove arte, cultura, amicizia ed impegno
sono le prerogative necessarie per poter continuare a far musica insieme.
Il brano presenta una prima parte introduttiva di carattere allegro e ritmato, dove tutto l'organico
è impegnato da ritmi freschi ed incalzanti. Segue una seconda parte centrale più romantica,
all'interno della quale un tema delicato si svolge partendo da un solista fino ad arrivare a tutte le
sezioni. Infine la terza ed ultima parte vede il ritorno del ritmo e dei temi brillanti per concludere
gioiosamente.
 

 

 

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CANTI DI TRINCEA E DI VITTORIA

80,00 / unità
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La proposta editoriale, in formato librettabile e a tempo di marcia, dei più conosciuti canti della Grande Guerra non vuole essere solo una passerella di carattere musicale, ma porta con sè le emozioni, i sentimenti e i ricordi, le disperazioni e anche i momenti di allegria legati ai caratteri individuali e collettivi relativi ad un'epoca.
La semplicità dei canti ha suggerito una rivisitazione e revisione per poterli eseguire in marcia, anche con piccole formazioni bandistiche, con una strumentazione moderna, pratica ed essenziale.
Le due trascrizioni bandistiche presentanto i seguenti canti popolari legati allo svolgimento della Prima Guerra mondiale.
 
1° parte
            Introduzione con il motivo della Leggenda del Piave
            Sul cappello
           Dove sei stato mio bell'alpino?
           La canzone del Grappa
           E le stellette che noi portiamo
           'O surdato 'nnammurato
          Finale con un passaggio dell'Inno di Mameli
 
2° parte
             Introduzione con il motivo della Leggenda del Piave
             La banda degli alpini
             Sul ponte di Bassano
             Di qua di là del Piave
             Il 29 luglio
             La campana di S. Giusto
             Finale con il motivo di Fratelli d'Italia e la Leggenda del Piave
 
Questa compilazione a "tempo di marcia"  ha permesso l'alternarsi rapido dei vari motivi musicali, sono semplici accenni per descrivere lo svolgimento degli eventi bellici e delineare i vari stati d'animo dei nostri soldati. Quest'ultimi rielaboravano i canti a loro conosciuti per sopportare i faticosi trasferimenti o per rendere meno problematica l'attesa dentro le trincee.
Il loro scopo principale era di allontanare la paura, far rivivere i ricordi, tenere alto il morale in vista dell'assalto finale. Spesso sui campi di battaglia e durante le marce veniva diffuso un volantino recante la scritta Canta che ti passa...così i nostri soldati prendevano i brani popolari della loro terra e cantavano modificando il testo e la metrica musicale.
 
La presentazione di queste due trascrizioni moderne è un invito a ricordare, a 100 anni dagli eventi tragici di una guerra, quanto sia ancora caro il ricordo dei nostri soldati combattenti e la validità della musica bandistica che sempre ha accompagnato la loro vita militare.
 

VEDI PARTE I° TROMBA SIb

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MEMORIE DAL FRONTE

110,00 / unità
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Brano originale dedicato alla ricorrenza del 100 Anniversario dell'inizio della Grande Guerra. 
Il brano contiene alcune citazioni a temi famosi delle canzoni utilizzate dai soldati nelle trincee durante il conflitto per poi sfociare in una composizione originale per orchestra a fiati dal carattere triste e malinconico inizialmente sino ad arrivare al momento eroico della vittoria finale.
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MONTE NERO

80,00 / unità
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Il Monte Nero (Krn in sloveno) è una montagna delle Alpi Giulie, già in territorio italiano fino al 1947. Sorge in Slovenia, nel comune di Caporetto. La montagna deve il suo nome italiano alla sbagliata interpretazione del significato della denominazione slovena (Krn, ossia "tozzo") confusa con la parola Črn ("nero") e deve la sua fama alle azioni belliche degli Alpini.

Nella notte senza luna tra il 15 e il 16 Giugno del 1915, gli Alpini del 3° Reggimento (sei compagnie dei battaglioni alpini Susa ed Exilles) conquistarono il Monte Nero, in uno degli episodi più famosi della Grande Guerra.

Mentre gli Alpini del Susa iniziano la salita della cresta nord, tre compagnie dell’Exilles attaccano il versante meridionale, approfittando del buio e della nebbia, dopo tre ore di marcia e scalate giungono in prossimità dei primi trinceramenti austriaci e partono all’assalto della cima; dopo aspri combattimenti alla baionetta, travolgono ogni resistenza e piantano il tricolore sulla vetta.

Nel 1916 la giornalista viennese Alice Schalek raccoglie, tra i soldati austro-ungarici, testimonianze sull’impresa del Monte Nero, tutte concordi nel rendere onore alle penne nere italiane: “E’ stato un capolavoro, giù il cappello davanti gli Alpini”.

La leggenda vuole che il testo e la musica di questo brano siano stati composti il giorno dopo la battaglia dagli stessi Alpini superstiti. Il tema musicale sembra però derivare da un canto popolare di cui non si conoscono le origini. Per queste ragioni è divenuto l’Inno del 3° Reggimento Alpini. 

 

VEDI LA PARTITURA RIDOTTA

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MONVISO VERS. SYMPHONIC BAND

70,00 / unità
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Celebre marcia di Massimo Boario in versione per Symphonic Band nella revisione di Lorenzo Della Fonte.

Brano d'obbligo alla Bacchetta D'Oro ediz.  2015  per il Trofeo "Massimo Boario" in occasione dei 100 anni dalla composizione

Nato a Murisengo nel 1880, con un repertorio di oltre 200 composizioni per

complesso bandistico, su un totale di 580 opere, Massimo Boario è considerato tra i massimi

compositori italiani di musica bandistica del novecento.

Massimo Boario mori’ a Torino il 2 agosto 1956.

Tra le sue composizioni per banda merita ricordare la celebre marcia Monviso, composta intorno al 1915 è tuttora tra le marce piu’ popolari e suonate dalle bande di tutta Italia, anche grazie alla recente riedizione avvenuta nel 1996 da parte delle Edizioni M. Boario .

Una marcia che ha dunque non solo un grande valore artistico ma è anche testimonianza della storia musicale del nostro Paese.

A conferma di ciò, basti citare che nel 1987 con delibera n 39, il consiglio comunale di Murisengo istituisce la composizione musicale “Monviso” inno ufficiale del comune di Murisengo.

Portata all’estero dalle bande italiane, “Monviso” è ora suonata con successo sia in Francia che in Svizzera.

La peculiarità lirico - popolare che contraddistingue il tratto estetico di Massimo Boario trova in

Monviso la sua più celebre espressione. All’ascolto Monviso si discosta subito dalle altre marce

rivendicando una forte ed esclusiva identità; ci conquista infine con la coralità che raggiunge il suo apice nel Trio.

Un aneddoto molto bello mi è stato raccontato da un suonatore della banda musicale di Crescentino:suo nonno, che come lui suonava in banda, era andato in America in cerca di un lavoro intorno al 1930 portandosi con sé il suo strumento, la tromba. Appena sceso dalla nave che aveva attraccato negli Stati Uniti, sentì risuonare nel porto un brano musicale a lui ben noto: Monviso di Massimo Boario.

Un gruppo di persone, suonatori di banda, probabilmente piemontesi e appena sbarcati come lui, si era radunato, aveva formato una banda improvvisata e insieme avevano suonato quel brano che tutti conoscevano a memoria, Monviso appunto! Sfoderata la tromba dalla custodia, suo nonno si unì agli altri condividendo con loro una sorta di battesimo musicale bene augurante di una nuova vita nel Nuovo Mondo.

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CORDONI BLU

60,00 / unità
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Questo brano, composto dal Mar.Ord. Andrea Bagnolo direttore della Fanfara del III Battaglione Carabinieri di Milano, ha un carattere solenne molto adatto alle cerimonie, di facile esecuzione e con un'ottima resa.

Vedi la partitura

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STATUS MENTIS

110,00 / unità
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L'opera è stata commissionata dall'Orchestra di Fiati di Collegno (To), per il
suo 120° anniversario di fondazione nel 2009, ed è dedicata al suo direttore,
Antonio Zizzamia, ed al suo presidente, Pierangelo Testa.
Prende ispirazione dalla vicenda nota come "Lo smemorato di Collegno"
(1927-1931): nella prima parte la marcia militare descrive l'uomo prima
di perdere la memoria (il fatto accadde presumibilmente in battaglia), nella
seconda la quiete del pensiero senza memoria viene a volte turbata da ricordi
di antiche melodie.
Per la composizione sono stati utilizzati tre canti popolari piemontesi, che
ricorrono, sotto varie forme, per tutto il brano, qui è indicata la prima
apparizione:
. Oi bela, voréissi vni...? (O bella, se vuoi venire...?): batt. 5-14
. La bêrgera (La pastora): batt. 97-113
. A la moda d'i môntagnôn (Alla moda dei montanari): batt. 147-149

 

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I LUMI DI UN MONDO NUOVO

70,00 / unità
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I LUMI DI UN MONDO NUOVO

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