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BEETHOVEN PARADE & DANCES ( Beethoven ricorrenza 2020 )

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Presentazione – PARADE & DANCES – musiche di L. v. Beethoven (1770-1827)

 Molti lavori beethoveniani sono nati da una proposta esterna, la cosiddetta musica d’occasione cioè destinata ad un particolare evento o manifestazione. Il musicista custodiva gelosamente questi brani, sono musiche composte per l’Harmoniemusik di quel tempo, cioè alle bande militari o a gruppi strumentali che avevano questo tipo di organico:

Flauto piccolo - 2 Oboi - 2 Clarinetti (in La e Do) -  2 Corni (in Re e Fa) -  Tromba (in Fa e Re) – Tamburo grande (Grancassa) – Tamburo militare (rullante) -  Triangolo – Cinelli (piatti) -   2 Fagotti – Controfagotto.

 La MARCIA in FA maggiore (WoO20) è contrassegnata militarmente come “Zapfenstreich” (La Ritirata). Risale al 1810 e questa trascrizione editoriale, per l’organico bandistico attuale, per uniformità con gli altri brani è stata trasportata un tono sotto in Mib maggiore. E’ una marcia in forma bipartita, senza Trio, ed alterna agli squilli sugli armonici degli ottoni il movimento melodico congiunto dei legni, con inserimenti ribattuti distribuiti in varie e piacevoli progressioni armoniche. Si presenta con un Allegro moderato, molto ritmico, con diversi contrasti dinamici, il tutto svolto in tempo tagliato.

 A questa introduzione marciabile ho aggiunto due movimenti di danza: la Polonaise e l’Ecossaise, sempre del 1810, che hanno lo stesso strumentale originario. Sono composizioni di “musica d’uso” per strumenti a fiato e a percussione, si rifanno a molte composizioni di questo genere. Beethoven ci ha lasciato oltre cento minuetti, ländler, divertimenti, contraddanze ecc. Si tratta di brani leggeri, destinati ai balli, ai trattenimenti e alle feste, in gran parte composti per l’Associazione degli artisti pensionati di Vienna, verso la quale Beethoven dimostrò sempre la sua solidarietà. Questo ci dimostra come il grande musicista non sempre era  considerato “l’eroe” il “titano” “il gigante” ecc. ma anche e soprattutto un uomo semplice, profondamente umano e sensibile ad ogni aspetto sociale.

 La POLONAISE in Mib maggiore (WoW21) originariamente in Re maggiore composta nell’estate 1810, qui trasportata mezzo tono sopra. L’originale è conservato alla Biblioteca del Conservatorio di Musica di Parigi e porta la scritta: “per Beethoven a Baden” riferendosi alla località famosa per le acque termali, dove nel periodo estivo il musicista soggiornava. E’ probabile che questo ballabile “alla Polonaise in 3/4”  sia stato eseguito da una banda militare del posto per intrattenere gli ospiti. Ha un’introduzione semplice ma di carattere festoso, anche il susseguirsi sereno delle melodie mostra il movimento aggraziato della danza. Interessante la CODA finale dove si afferma il carattere militare, con squilli che conducono alla  ripresa finale tematica, dove i ritmi precedenti si fondono in un bell’insieme sonoro. La Polonaise termina con una tipica cadenza che si ferma sul levare, in sospensione.

 L’ECOSSAISE in Mib maggiore (WoW22) si trova nello stesso manoscritto del 1810 insieme alla Polonaise ed è anch’essa in Re maggiore, qui trasportata in Mib.  Fa parte di una serie di danze commissionate a Beethoven dall’arciduca Rodolfo, per una festa al castello di Laxenburg, vicino a Vienna, in occasione della visita dell’imperatore Francesco I con la consorte Maria Ludovica.

L’Allegro vivace dà l’esatta caratteristica di questa danza scorrevole. La ripetizione dell’inciso melodico e ritmico, a volte discendente e ascendente, è inframezzato da scalette di piacevole scorrimento, anche queste ascendenti e discendenti. Il brano è in forma tripartita e nel TRIO intervengono gli squilli in varie dinamiche, per dare la caratteristica militare e annunciare la ripresa del Da Capo. Nella ripetizione è possibile rispettare i ritornelli oppure no, portandosi repentinamente alla FINE del brano, in maniera brillante e gioiosa.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ PARADE & DANCES è la trascrizione e l’adattamento di brani che permettono di presentare un Beethoven meno impegnato e popolare che però, in queste musiche “minori” ci offre una testimonianza concreta e convincente della sua maestria compositiva. La musica di Beethoven è un invito allo stare bene insieme, fa riferimento alla fratellanza universale, quella che il musicista raccomandò all’umanità in quella specie di testamento spirituale che è il coro finale della “IX Sinfonia”. La celebre melodia “alla GIOIA” nella sua semplicità è di un’efficacia straordinaria, rappresenta la stessa motivazione che accompagna la proposta esecutiva di queste piacevoli melodie in forma di MARCIA, di  POLONAISE e di ECOSSAISE.

Ho tenuto presente che è musica originariamente concepita per le 15 parti di un’Harmoniemusik dei primi dell’Ottocento. Per quanto riguarda la trascrizione, cioè l’adattamento ad un organico completo bandistico (quello moderno ed attuale) non ho voluto appesantire la strumentazione, ho cercato un bilanciamento tra le parti rispettando i colori strumentali originali concepiti da Beethoven.

Quindi consiglio una particolare cura esecutiva, cioè la ricerca di una chiarezza e il rispetto indicato sia nelle articolazioni che nel fraseggio, attenendosi alle dinamiche, per ottenere i contrasti necessari e realizzare, con le andature giuste, questo particolare stile interpretativo. Con queste attenzioni si potrà rendere questa musica in modo leggero e piacevole, pensando alle caratteristiche di una sfilata o di una danza, cioè alla musica di intrattenimento.

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